La compagnia del funambolo presenta
“LA ZIA SABELLA”
testo di Serena CascianoTratto dal film "La nonna Sabella" di Dino Risi
Regia:Andrea Grossi
dal 26 al 01 Maggio 2011
Teatro Anfitrione
Via di San Saba, 24 Roma
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Raffaele, uno studente fuorisede a Napoli, è costretto a ritornare nel suo paese natale (pollena) perché la sua amata nonna (Sabella) è morente. Sconvolto dalla notizia Raffaele si reca subito a casa della moribonda, qui ritrova il paese addolorato per le condizioni di nonna Sabella. Tutti tranne l'ormai matura sorella e l'ufficiale postale Emilio (Garofaniello), fidanzati da dieci anni, che non hanno potuto realizzare il loro sogno d'amore per l'ostinata opposizione da parte della nonnina. Ma nessuno aveva fatto i conti con l'arzilla vecchietta, che all'arrivo del nipote guarisce improvvisamente e svela i suoi piani, cioè quelli di far tornare al paese il nipote e costringerlo a fidanzarsi con Evelina, figlia di un facoltoso proprietario terriero.
“LA ZIA SABELLA”
testo di Serena CascianoTratto dal film "La nonna Sabella" di Dino Risi
Regia:Andrea Grossi
dal 26 al 01 Maggio 2011
Teatro Anfitrione
Via di San Saba, 24 Roma
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Raffaele, uno studente fuorisede a Napoli, è costretto a ritornare nel suo paese natale (pollena) perché la sua amata nonna (Sabella) è morente. Sconvolto dalla notizia Raffaele si reca subito a casa della moribonda, qui ritrova il paese addolorato per le condizioni di nonna Sabella. Tutti tranne l'ormai matura sorella e l'ufficiale postale Emilio (Garofaniello), fidanzati da dieci anni, che non hanno potuto realizzare il loro sogno d'amore per l'ostinata opposizione da parte della nonnina. Ma nessuno aveva fatto i conti con l'arzilla vecchietta, che all'arrivo del nipote guarisce improvvisamente e svela i suoi piani, cioè quelli di far tornare al paese il nipote e costringerlo a fidanzarsi con Evelina, figlia di un facoltoso proprietario terriero.
La compagnia del funambolo presenta
“GIRA SI LA VOI GIRà”
testo di Serena Casciano
Regia:Andrea Grossi
dal 27 al 2 Maggio 2010
Teatro Anfitrione
Via di San Saba, 24 Roma
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Dopo il successo ed il tutto esaurito al teatro Agorà di Roma torna, più in forma che mai, la combriccola trasteverina tanto attesa da chi con lo spettacolo “le streghe” ha saputo apprezzare il gusto di una Roma sparita ma tanto amata.
La trama si propone di stupire anche questa volta. L’ambientazione storica di fine ‘800 porta i personaggi ad intrecciarsi con tradizioni e costumi tipici del tempo.
Mariuccio e Nina, giovani sposi, tornano da Viterbo dove hanno vissuto per un anno. Lui è felicissimo di riabbracciare i suoi amici di sempre ed il suo amato quartiere ma lei no; teme di non poter più fare la “vita da signora” e non intende accontentarsi di poco. L’invidia verso Annarella, moglie di Peppe “er Più”, e la costante voglia di sentirsi superiore agli altri, spinge Nina ad escogitare un piano per far si che suo marito possa prendere il potere a Trastevere. Rosina cercherà di avvertire Renato, grande amico di Mariuccio, di quello che sta accadendo e di come Nina sia cambiata in peggio. Ma per la giovane donna, un tempo cattiva, meschina e innamoratissima di Mariuccio, è quasi impossibile esser creduta.
L’ironia e il pianto si intrecciano ancora una volta in una trama avvincente dal carattere forte ma leggero. Una commare barese e l’altra incinta, un Peppe impaurito dal potere e un nuovo sentimento che nonostante tutto riesce a sbocciare…Il tutto gira su una scelta. Tradire gli amici e salvare un amore…o rimanere onesti e salvare l’onore?…
“GIRA SI LA VOI GIRà”
testo di Serena Casciano
Regia:Andrea Grossi
dal 27 al 2 Maggio 2010
Teatro Anfitrione
Via di San Saba, 24 Roma
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Dopo il successo ed il tutto esaurito al teatro Agorà di Roma torna, più in forma che mai, la combriccola trasteverina tanto attesa da chi con lo spettacolo “le streghe” ha saputo apprezzare il gusto di una Roma sparita ma tanto amata.
La trama si propone di stupire anche questa volta. L’ambientazione storica di fine ‘800 porta i personaggi ad intrecciarsi con tradizioni e costumi tipici del tempo.
Mariuccio e Nina, giovani sposi, tornano da Viterbo dove hanno vissuto per un anno. Lui è felicissimo di riabbracciare i suoi amici di sempre ed il suo amato quartiere ma lei no; teme di non poter più fare la “vita da signora” e non intende accontentarsi di poco. L’invidia verso Annarella, moglie di Peppe “er Più”, e la costante voglia di sentirsi superiore agli altri, spinge Nina ad escogitare un piano per far si che suo marito possa prendere il potere a Trastevere. Rosina cercherà di avvertire Renato, grande amico di Mariuccio, di quello che sta accadendo e di come Nina sia cambiata in peggio. Ma per la giovane donna, un tempo cattiva, meschina e innamoratissima di Mariuccio, è quasi impossibile esser creduta.
L’ironia e il pianto si intrecciano ancora una volta in una trama avvincente dal carattere forte ma leggero. Una commare barese e l’altra incinta, un Peppe impaurito dal potere e un nuovo sentimento che nonostante tutto riesce a sbocciare…Il tutto gira su una scelta. Tradire gli amici e salvare un amore…o rimanere onesti e salvare l’onore?…
La compagnia del funambolo presenta
“Il malato immaginato”
testo di Serena Casciano
liberamente tratto dal “il malato immaginario” di Molière
dal 2 al 7 febbraio 2010
Teatro Agorà
Via della Penitenza, 33 Roma - Trastevere
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Quello che si propone non è altro che una rivisitazione distorta e ironica del capolavoro, ormai conosciuto dal piccolo e grande pubblico, il malato immaginario di Molière. La trama è nota a tutti.
Argante è un uomo ricco e facoltoso circondato da agi e premure che egoisticamente pretende da tutti coloro che, a fasi alterne, interagiscono con lui. La prima a pagare le spese della sua “ipocondriaca” voglia di cure è Antonietta, una cameriera astuta che si finge accondiscendente e che lo segue in tutte le sue stranezze e sfumature caratteriali. L’amore viscerale per la medicina, e i dottori che la rappresentano, non sono altro che divertenti ricami all’arroganza e all’ignoranza dello stesso Argante che, a dispetto del buon senso, cercherà di far sposare la sua unica figlia Angelica con Tommaso Diarreicus, nipote di un facoltoso medico, per assicurarsi un futuro in salute. La ragazza, è “teatralmente” innamorata di Cleante “l’attore” e cercherà, con l’aiuto di zia Belarda, di convincere in tutti i modi l’arcigno padre ad accettare il loro amore. Tra clisteri e purghe fedelmente riprese dal testo originale, e preparati a regola d’arte dal “divino” dottor la Scquacquera, e con il tradimento e l’arrivismo della perfida Becchina e il suo buffo notaio, la vicenda si complica e sfocia in un esilarante epilogo.
Rielaborare un testo di tale spessore artistico e creativo è solo un tentativo, se pur bizzarro, di
ironizzare sulle debolezze umane e di proporre una regia brillante su una vicenda ormai nota ma rivisitata con colori e sfumature diverse.
Testo: Serena Casciano
Regia: Andrea Grossi
Assistente alla regia: Serena Casciano
Con: Andrea Grossi, Federica Nesteri, Francesca Gitto, Matteo Montalto, Settimio Cora, Veronica Loforese, Sara Martinelli
Scene e costumi: Compagnia del funambolo
Ufficio Stampa
Francesca Gitto
[email protected]
+39 328.07.35.844
“Il malato immaginato”
testo di Serena Casciano
liberamente tratto dal “il malato immaginario” di Molière
dal 2 al 7 febbraio 2010
Teatro Agorà
Via della Penitenza, 33 Roma - Trastevere
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Quello che si propone non è altro che una rivisitazione distorta e ironica del capolavoro, ormai conosciuto dal piccolo e grande pubblico, il malato immaginario di Molière. La trama è nota a tutti.
Argante è un uomo ricco e facoltoso circondato da agi e premure che egoisticamente pretende da tutti coloro che, a fasi alterne, interagiscono con lui. La prima a pagare le spese della sua “ipocondriaca” voglia di cure è Antonietta, una cameriera astuta che si finge accondiscendente e che lo segue in tutte le sue stranezze e sfumature caratteriali. L’amore viscerale per la medicina, e i dottori che la rappresentano, non sono altro che divertenti ricami all’arroganza e all’ignoranza dello stesso Argante che, a dispetto del buon senso, cercherà di far sposare la sua unica figlia Angelica con Tommaso Diarreicus, nipote di un facoltoso medico, per assicurarsi un futuro in salute. La ragazza, è “teatralmente” innamorata di Cleante “l’attore” e cercherà, con l’aiuto di zia Belarda, di convincere in tutti i modi l’arcigno padre ad accettare il loro amore. Tra clisteri e purghe fedelmente riprese dal testo originale, e preparati a regola d’arte dal “divino” dottor la Scquacquera, e con il tradimento e l’arrivismo della perfida Becchina e il suo buffo notaio, la vicenda si complica e sfocia in un esilarante epilogo.
Rielaborare un testo di tale spessore artistico e creativo è solo un tentativo, se pur bizzarro, di
ironizzare sulle debolezze umane e di proporre una regia brillante su una vicenda ormai nota ma rivisitata con colori e sfumature diverse.
Testo: Serena Casciano
Regia: Andrea Grossi
Assistente alla regia: Serena Casciano
Con: Andrea Grossi, Federica Nesteri, Francesca Gitto, Matteo Montalto, Settimio Cora, Veronica Loforese, Sara Martinelli
Scene e costumi: Compagnia del funambolo
Ufficio Stampa
Francesca Gitto
[email protected]
+39 328.07.35.844
La COMPAGNIA DEL FUNAMBOLO presenta
LE STREGHE
di Serena Casciano, regia di Andrea Grossi
Con : Andrea Grossi, Federica Nesteri, Francesca Gitto, Matteo Montalto, Settimio Cora, Veronica Loforese e Sara Martinelli.
Arrangiamento musicale : Andrea Barile, Loris Corradi, Emiliano Moretti e Roberta Platania
Tecnico luci e audio: Flavio Tamburrini
Scene e costumi : Compagnia del funambolo
LA TRAMA
Nella Trastevere di fine 800 due divertenti combriccole di amici vivono il loro tempo fatto di amori, scherzi e strornelli cantati di nascosto. Il ritorno di Nina, una ragazza nata a Trastevere ma trasferitasi a Viterbo per studiare da una ricca zia, sconvolgerà la vita di Mariuccio. Il giovane allegro e fin troppo spensierato, che a breve sarà eletto “er più”, se ne innamora perdutamente accantonando la povera Rosina, che lo ama da sempre pur sentendosi sfruttata e non corrisposta. A quel punto la rabbia e l’invidia hanno il sopravvento sulla ragione…Rosina e Renato, amico invidioso di Mariuccio, si alleano affinché Nina sia additata come strega e Mariuccio se ne allontani. Con l’aiuto di due strambe commari e un simpatico amico dall’accento un po’ “burino” , la vicenda diventerà sempre più intrigante e quando tutti saranno ormai convinti che la giovane e calunniata Nina sia una strega malefica, accadrà l’inevitabile…
LE STREGHE
di Serena Casciano, regia di Andrea Grossi
Con : Andrea Grossi, Federica Nesteri, Francesca Gitto, Matteo Montalto, Settimio Cora, Veronica Loforese e Sara Martinelli.
Arrangiamento musicale : Andrea Barile, Loris Corradi, Emiliano Moretti e Roberta Platania
Tecnico luci e audio: Flavio Tamburrini
Scene e costumi : Compagnia del funambolo
LA TRAMA
Nella Trastevere di fine 800 due divertenti combriccole di amici vivono il loro tempo fatto di amori, scherzi e strornelli cantati di nascosto. Il ritorno di Nina, una ragazza nata a Trastevere ma trasferitasi a Viterbo per studiare da una ricca zia, sconvolgerà la vita di Mariuccio. Il giovane allegro e fin troppo spensierato, che a breve sarà eletto “er più”, se ne innamora perdutamente accantonando la povera Rosina, che lo ama da sempre pur sentendosi sfruttata e non corrisposta. A quel punto la rabbia e l’invidia hanno il sopravvento sulla ragione…Rosina e Renato, amico invidioso di Mariuccio, si alleano affinché Nina sia additata come strega e Mariuccio se ne allontani. Con l’aiuto di due strambe commari e un simpatico amico dall’accento un po’ “burino” , la vicenda diventerà sempre più intrigante e quando tutti saranno ormai convinti che la giovane e calunniata Nina sia una strega malefica, accadrà l’inevitabile…